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Glifozine, abolizione dei Piani terapeutici: si può acquistare in tutte le farmacie

Svolta per i diabetici in Italia: l’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha dato il via libera al passaggio dalla distribuzione nelle farmacie ospedaliere a quella nelle farmacie sul territorio con l’abolizione anche dell’obbligo dei piani terapeutici. Non è più necessario dunque per i pazienti diabetici sottoporsi a visita specialistica per ottenere un piano terapeutico annuale ripetibile di glifozine e il farmaco sarà quindi acquistabile nella farmacia sotto casa. Dopo il passaggio segnato un anno fa per le gliptine ora è la volta delle glifozine, anti-diabetici di nuova generazione utilizzati anche per abbassare la pressione arteriosa, favorire la perdita di peso, prevenire crisi ipoglicemiche e proteggere cuore e reni.
L’obiettivo è semplificare l’accesso alle cure e garantire una maggiore aderenza riducendo i costi indotti da una cura capace di migliorare l’aspettativa di vita in salute dei pazienti riducendo le complicazioni a medico e lungo termine del diabete.
Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che si è battuto per questa svolta prevedendola nella legge di Bilancio 2024, commenta: “Raggiungiamo un traguardo importante per facilitare l’accesso ai farmaci innovativi, soprattutto per pazienti cronici e anziani. Un cambiamento significativo è anche l’eliminazione dei Piani terapeutici, che porterà alla riduzione delle liste d’attesa e a un alleggerimento del carico burocratico per i medici”.
Una svolta auspicata da anni dalle associazioni mediche e dei pazienti. Per accedere al farmaco basterà la normale ricetta ripetibile. Le glizofine, come già capitato per gli antidiabetici a base di gliptine, saranno ora disponibili nelle farmacie sotto casa. In pratica i pazienti non dovranno più recarsi nelle farmacie ospedaliere o attendere giorni per il ritiro dei farmaci, mentre i medici saranno sollevati dall’onere dei Piani terapeutici, evitando visite prescritte solo per finalità amministrative. Questo nuovo assetto nella distribuzione dei farmaci essenziali a carico del Servizio sanitario nazionale dovrebbe essere gradualmente esteso ad altri medicinali, soprattutto quelli destinati a pazienti cronici con patologie importanti: in Italia ce ne sono ben 22 milioni di cui 8 milioni più gravi . I malati non devono infatti più andare in farmacia ospedaliera per ritirare i medicinali ma possono farlo nella farmacia di comunità più vicina, con il controllo del proprio medico di famiglia. Un passo avanti anche rispetto al modello della distribuzione per conto in quanto non serve più che il farmaco dalla Asl venga arrivi nella farmacia.
L’Aifa ha anche rinegoziato con le quattro aziende produttrici delle glifozine, una riduzione dei prezzi e la stipula di nuovi contratti vincolati al patto di riservatezza evitando che la distribuzione in farmacia comporti un conto più salato che si aggiungono ai risparmi derivanti dalla abolizione degli acquisti centralizzati e della distribuzione dei medicinali da parte delle Regioni. Risparmi che saranno computati dal tavolo di Monitoraggio della spesa presso il ministero della Salute.
La svolta viene accolta con grande favore dalla presidente dell’Associazione dei pazienti Fand Manuela Bertaggia: “Una innovazione che viene incontro alle persone con diabete, soprattutto quelle che vivono lontano dalle città. Inoltre semplifica i percorsi di cura per chi soffre di questa malattia, per i suoi familiari e per i medici”. “Favorire la prossimità dei medicinali – afferma la segretaria generale di Cittadinanzattiva Anna Lisa Mandorino – vuole dire ottenere risparmi, contenendo i costi indiretti ed evitando spostamenti inutili ai pazienti”. La misura risponde alle richieste della comunità scientifica. “È un cambio di paradigma importante – anche per la presidente Società italiana di diabetologia Raffaella Buzzetti – perché contribuisce a ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai farmaci innovativi. E’ un passo avanti verso un sistema sanitario più vicino ai bisogni delle persone e più sostenibile nel lungo periodo”. Anche i farmacisti accolgono con favore la novità: “La dispensazione in farmacia – commenta il presidente di Federfarma Marco Cossolo – consente un miglior monitoraggio dell’aderenza alla terapia, con vantaggi in termini di salute per il paziente e di minori costi per la sanità pubblica”. Secondo la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) “avvicinare il farmaco al cittadino va nella direzione di rafforzare la prossimità dell’assistenza e della cura”. C’è poi Silvestro Scotti (Fimmg) che considera la novità «Un risultato importante, frutto di un lungo lavoro di confronto che Fimmg porta avanti da anni». Anche la Fimmg dunque accoglie con grande soddisfazione l’approvazione da parte di AIFA del passaggio delle Gliflozine – farmaci innovativi fondamentali per il trattamento del diabete, dello scompenso cardiaco e dell’insufficienza renale – dalla distribuzione diretta aziendale alla dispensazione nelle farmacie territoriali, con la conseguente abolizione dei Piani Terapeutici. Si tratta di un primo importante passo, frutto di un lungo e paziente lavoro di confronto istituzionale che la Fimmg ha portato avanti negli anni all’interno della Commissione Scientifico-Economica dell’AIFA e nei principali tavoli tecnici ministeriali, in particolare quello per la revisione delle Note e dei Piani Terapeutici. Un lavoro di confronto possibile anche grazie all’impegno del Governo e del dicastero della Salute, in particolare del ministro Schillaci e del sottosegretario Gemmato. Un cammino impegnativo e di visione, nel quale si è fatto oggi il primo passo, che si traduce già in un risultato concreto e tangibile per i pazienti e per i medici. «Questa decisione segna un cambio di paradigma, restituisce centralità alla medicina del territorio e semplifica radicalmente l’accesso a terapie fondamentali per la salute di milioni di cittadini», commenta il Segretario Generale Fimmg Silvestro Scotti. Il leader Fimmg evidenzia la sinergia realizzata con FNOMCeO e sottolinea l’impegno dei dottori Roberto Venesia e Claudia Aiello (rispettivamente Coordinatore e Vicecoordinatrice dell’Area Farmaco di Fimmg) nel lavoro svolto al suo fianco nel confronto con AIFA. «È un successo della Medicina Generale – prosegue – che ha dimostrato ancora una volta di saper proporre soluzioni sostenibili e clinicamente efficaci in dialogo costante con le istituzioni». Scotti evidenzia l’importanza di proseguire in questa direzione per estendere progressivamente questa semplificazione amministrativa e burocratica alle altre categorie di farmaci per i quali oggi è prevista la realizzazione di Piani Terapeutici. «Intanto, grazie a questa misura, i pazienti – soprattutto quelli cronici, anziani e fragili – potranno ritirare il farmaco direttamente in farmacia, senza doversi più sottoporre a visite specialistiche per ottenere o rinnovare la prescrizione. Si incide così positivamente anche sulle liste d’attesa e su possibili ritardi causati dall’entrare in conflitto di due Piani Terapeutici, cosa che poteva accadere quando si avevano prescrizioni dai Medici di Famiglia e da altri specialisti», dice Scotti. Il Medico di Medicina Generale potrà prescrivere le Gliflozine sulla base delle indicazioni terapeutiche, superando gli ostacoli burocratici che fino ad oggi rallentavano il percorso di cura. Si tratta di un cambiamento che non solo semplifica la vita dei cittadini, ma contribuisce in modo concreto a migliorare l’aderenza terapeutica, ridurre le liste d’attesa e alleggerire il carico sui servizi specialistici. «Abbiamo sempre sostenuto – aggiunge Scotti – che la vera innovazione non è solo tecnologica o farmacologica, ma passa anche attraverso l’organizzazione e la semplificazione del sistema. Questo provvedimento rappresenta un passo nella direzione giusta: valorizza il ruolo del medico di famiglia nella gestione integrata del paziente cronico e offre una risposta concreta ai bisogni di cura della popolazione». Per FIMMG, si tratta di una conquista che rafforza il principio di equità nell’accesso alle cure e che dimostra, ancora una volta, quanto la Medicina Generale – quando viene ascoltata – sia in grado di proporre soluzioni efficaci per il Servizio Sanitario Nazionale.

Trasferimento glifozine alle farmacie: più aderenza terapeutica e risparmi per il SSN

Dichiarazione Marco Cossolo, presidente Federfarma Nazionale

Accogliamo con favore la decisione dell’AIFA di trasferire i farmaci appartenenti alla classe delle glifozine dalla distribuzione diretta alla dispensazione in farmacia.
La decisione, che si pone in linea con quella adottata a marzo 2024 per le gliptine, è accompagnata da un’importante novità, che prevede l’abolizione della redazione del piano terapeutico da parte dello specialista, finora necessario per ottenere questi farmaci. Ciò consente di semplificare ulteriormente l’accesso di milioni di pazienti alle cure. Infatti, le glifozine sono utilizzate nella terapia del diabete, dello scompenso cardiaco congestizio e dell’insufficienza renale cronica.
Inoltre, è evidente che il venire meno di questo adempimento burocratico contribuirà a ridurre i tempi delle liste di attesa, che sono una delle principali criticità del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
La dispensazione in farmacia consente anche un puntuale monitoraggio dell’aderenza alla terapia, con evidenti vantaggi non solo in termini di salute per il paziente, ma anche di minori costi per il Servizio Sanitario Nazionale.
Il risparmio legato ai minori oneri della dispensazione in farmacia si aggiunge alla riduzione di prezzo delle glifozine, ottenuta grazie a un’efficace ricontrattazione dei prezzi tra AIFA e aziende produttrici, analogamente a quanto già avvenuto in altri Paesi europei.
Ringrazio, quindi, il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il Sottosegretario Marcello Gemmato, che hanno fortemente voluto e sostenuto il trasferimento dei farmaci dalla diretta alla convenzionata, nell’ottica di un’assistenza farmaceutica di prossimità, in cui il cittadino trova nella farmacia sotto casa tutti i medicinali di cui ha bisogno.

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